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Egle POZZI BIGINELLI| Lanciatrice di giavellotto

Opera bronzea a patina bruna di Egle POZZI BIGINELLI.

Plasticità del gesto e “virilità femminile” del corpo. L’atto agonistico colto come eroismo delle forme. Databile negli anni ’30 periodo che coincide anche con il riconoscimento del lancio del giavellotto femminile come disciplina olimpionica. Opera di un’autrice formatasi a MIlano, che fa tesoro degli insegnamenti di Wildt e si manifesta con forte identità nel panorama della scultura italiana del Novecento.
Cenni biografici
“Allieva dello scultore Adolfo Wildt, Egle Pozzi Biginelli è attiva a Milano a partire dall’inizio degli anni Venti.
Nel 1930 partecipa alla Biennale di Venezia con l’opera Giovinetta.
Nel 1937 presenta una scultura in bronzo alla II Mostra dell’Associazione Nazionale Fascista delle Donne Artiste e Laureate, allestita presso il Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano.
Nel 1940 è di nuovo alla Biennale veneziana dove presenta alcune piccole opere, in terracotta, a soggetto mitologico.
Tra il 1920 e il 1943 partecipa anche ad alcune edizioni della Triennale d’Arte di Roma”

Dimensioni 23 × 23 × 55 cm
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