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Antonio Guarino | “Busto di donna “scultura bronzea

La firma e il soggetto riconducono, con ogni probabilità, a Guarino Antonio, (Sambuca di Sicilia 1882- Roma 1969), noto principalmente come pittore. La datazione è da stabilirsi agli inizi del XXsec. Il modellato è morbido, anche nella capigliatura raccolta. Il volto è quello di una giovane dai bei lineamenti.
Il busto è a sua volta poggiante su di una base in marmo tornito. Firmato sul retro.

” Nasce a Sambuca di Sicilia il 13 maggio 1882 da Salvatore e da Giuseppa Salvato; la famiglia Guarino si sostentava con il lavoro di Salvatore, armiere, e della moglie, artigiana. Le condizioni economiche erano alquanto modeste, e quindi le difficoltà di condurre una vita dignitosa determinarono, intorno al 1892, la scelta di trasferirsi a New York, dove vivevano già alcuni parenti. Qui, dopo alcuni anni di ambientazione comunque utili ad apprendere la nuova lingua, Antonio, dotato di notevole capacità artistica decise di intraprendere gli studi artistici, spinto da una forte predisposizione per il disegno.

Nel 1897, all’età di quindici anni si iscrisse all’Accademia Adelphi dove studiò sotto la guida di Johan B. Witteker, un illustre artista del tempo, che aveva acquisito nuovi stimoli da esperienze europee e specialmente francesi. Antonio Guarino frequentò l’accademia per i sei anni del corso di studi dedicandosi alla decorazione, alla pittura e al nudo; una volta entrato nelle grazie del docente, Guarino completò l’ultimo anno di corso in virtù dell’aiuto economico del suo professore J.B. Witteker. L’allievo, stimolato dal maestro, all’esame di diploma fu insignito di due medaglie d’oro: una per il nudo e l’altra per la pittura.

Negli stessi anni un noto pittore statunitense, Carpentier, lo invitò a collaborare alla realizzazione di diciotto pannelli da eseguirsi per la Compagnia “Mutual Life” di New York.
Guarino, durante la permanenza negli Stati Uniti, partecipò a varie esposizioni: al Toronto Museum, alla Società Artisti Indipendenti, all’Art Institute, alla Pencil Accademy Of Art etc. Sul finire del primo decennio del Novecento decise di rientrare in Sicilia, stabilendosi a Palermo. A Monreale nel 1913 sposò Ada Lodolini, un’artista originaria di Potenza, conosciuta negli Stati Uniti.
In quello stesso periodo Guarino ebbe l’incarico di insegnamento all’Istituto d’Arte di Agrigento: proprio in questa città videro la luce i due figli, Maja ed Antonio.
Nel 1911 espose Roma, alla Mostra Internazionale di Roma, ed un suo quadro, Il Mago di Via dei Cintorinai successivamente venne acquistato dalla Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Nel 1919 ritornò in America in occasione del prestigioso premio Lambert Fund, dove risultò vincitore: la sua opera pertanto fu inserita nella Galleria d’Arte Permanente.
Ritornato in Sicilia nel 1920, si trasferì definitivamente a Palermo.
In quegli anni espose le proprie opere alla XV Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, all’Esposizione degli Amatori e Cultori e ad altre importanti iniziative tenutesi a Napoli e a Torino. Nel 1926 allestì una sua Personale nel Palazzo Venezia a Roma sede del Gruppo Romano Incisori e Artisti.
Nel 1935 ottenne, prima l’incarico e poi la titolarità della Cattedra di Incisione presso l’Accademia Belle Arti di Palermo che mantenne fino al 1952.
La prematura fine del figlio Antonio, morto combattente durante la Seconda Guerra Mondiale, determinò nell’Artista uno stato di sconforto che lo portò a separarsi dalla moglie.In questo periodo Guarino, pur abitando tra Palermo e Roma, mantenne intensi contatti con l’ambiente artistico siciliano.
Dopo la morte della sorella Mary, si trasferì, definitivamente a Roma, in casa della figlia. In quella città si spense il 13 novembre 1969 in seguito alle complicanze di un ictus cerebrale. Con la morte della figlia Maja nel 1987 a Roma, e della moglie Ada nel 1990 a Frascati si estinse la famiglia Guarino “.
Dal sito www.bccsambuca.it

Categoria:
Dimensioni 56 cm
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