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T.Galli | Cavalcando i pesci – Milano 1940\50

Databile negli anni ’40\’50 questa bella opera di Galli eseguita a colaggio invetriato, presenta la complessità delle figure sovrapposte oltre ai cormatismi vivaci e squillanti. Le figure così moderne nella loro rappresentazione, così come il decoro, rendono questo gruppo particolare e di immediato impatto visivo.

Ottimo stato conservativo, misure:  h 32, lung 38cm ca

Tiziano Galli, artista e artigiano, ceramista e scultore, nasce a Milano il 31 dicembre 1908, da Angelo e da Adele Dentella. Il padre, scultore di una certa fama,  ha uno studio in Viale Pasubio a Milano,  dove realizza busti e statue, ornamenti in marmo e bronzo, decorazioni funerarie.  Tiziano frequenta l’Istituto Tecnico, dimostrando da subito una spiccata predisposizione per l’arte, prosegue gli studi alla “Scuola Superiore degli Artefici”, presso l’Accademia di Brera, seguendo i corsi di disegno del Verzetti.
Collaboratore nell’attività di famiglia,  si dedica alla decorazione architettonica e della statuaria commemorativa. Alla morte del padre, avvenuta il 24 maggio del 1933, si trasferisce nell’atelier dello scultore Giannino Castiglioni, collabora con altri studi artistici del capoluogo lombardo nella realizzazione di modelli di busti e gruppi ornamentali in terracotta, marmo e pietra. Nel 1935, apre a Busto Arsizio il suo primo laboratorio artistico, continuando a realizzare prevalentemente opere in pietra e in marmo. Successivamente, con un forno rudimentale, inizia a realizzare suppellettili in maiolica e qualche piccola scultura.
A partire dai primi anni Quaranta, nel laboratorio di Busto Arsizio, Tiziano progetta numerosi modelli in gesso patinato e in ceramica, che regista presso l’ E.N.A.P.I. (Ente Nazionale per l’Artigianato e Piccole Industrie) e il Ministero della Cultura Popolare.
Tra queste, compaiono soggetti sacri e gruppi d’ispirazione popolare e di costume. Il 10 agosto 1942, si unisce in matrimonio con Maria Bolla.

Al termine del secondo conflitto mondiale riprende l’attività nel capoluogo lombardo, in via Ambrogio Figino, affiancando alla vecchia produzione vari modelli in ceramica di statuette e figurine rappresentanti la vita quotidiana. Gli esemplari vengono principalmente commercializzati in Italia, soprattutto a Venezia, sulla Costa Amalfitana, sulla Riviera Adriatica e nella Repubblica di San Marino. Nel 1949, per esigenze di spazio, il laboratorio viene trasferito in via Giannini, sempre a Milano, dove operano stabilmente dai cinque ai sei artigiani. Viene stampato il primo catalogo illustrato: «Galli Tiziano & C. – Milano Italia» con circa centocinquanta modelli: fanciulli, contadinelle, scugnizzi, piccoli cowboy, ragazze in costume folcloristico, veneri esotiche, dive del cinema, fate e cenerentole, pappagalli, cerbiatti, pantere, giraffe, cani, gazzelle, cavalli, Madonne capoletto e gruppi. La produzione continua ad aumentare, si moltiplicano i modelli  ed il numero degli addetti alla produzione. Il laboratorio viene nuovamente trasferito in una sede più ampia, in via Niccodemi 5. I suoi prodotti si esportano a Cuba, in Argentina, negli Stati Uniti, in Brasile, a Panama, oltre che in diversi paesi d’Europa, Regno Unito e Olanda.
La produzione destinata all’estero, sovente reca la firma del committente. Nel 1954 l’attività si trasferisce in un’antica filanda di Aicurzio, in provincia di Milano. Il numero dei collaboratori raggiunge la ventina. Nel nuovo catalogo illustrato: «Ceramiche Artistiche Galli Tiziano & C. Milano», nell’ottantina di modelli proposti vi sono figure femminili di notevoli dimensioni e dalle suggestioni esotiche: Ondine; Nascita di Venere; Figlia di Marte; Nudo con conchiglia; Nadir ed Estasi.

Per queste creazioni, Galli trae spunto dal mondo hollywoodiano e dalla cartellonistica pubblicitaria. Dal 1960 Tiziano Galli inizia a produrre anche opere in porcellana, replicando alcuni dei vecchi gruppi più fortunati, come Lotta subacquea, Nascita di Venere, Estasi.
Negli anni Settanta, nel pieno del successo, la ditta impiega cinquanta operai; si producono esemplari raffinati dalle ardite soluzioni tecniche e compositive, sovente caratterizzati da un tono macchiettistico e caricaturale. I soggetti storici, mitologici, letterari e allegorici, vengono affiancati da spunti aneddotici, caricaturali e fantastici. In questo periodo, insieme alla firma dell’artista, gli esemplari vengono marcati dalla “N” coronata, di Capodimonte. Dal 1980 Tiziano Galli rallenta notevolmente l’attività creativa; il numero dei dipendenti si riduce fino a quindici.
Dopo lunga malattia,  muore nella sua casa-laboratorio il 26 marzo 1986. L’attività della fornace prosegue sino alla fine del 1988;  l’anno successivo la vedova liquida l’azienda e affida gli stampi originali a Roberto Brambilla, il quale da vita alla “Tiziano Galli di Brambilla Roberto”. La fabbrica, con sede nei pressi di Como, produce i modelli di Galli, affiancati da un repertorio ideato dal Brambilla fino al 1991, quando la “Thea Porcellane d’Arte” cessa l’attività.

Giorgio Catania

Bibliografia: Emanuele Gaudenzi – Tiziano Galli, Sculture domestiche. Faenza 2007

 http://www.artericerca.com/Tiziano%20Galli/Tiziano%20Galli.htm

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