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ALFABETO PITTORICO / OSSIA / RACCOLTA DI PENSIERI PITTORICI / COMPOSTI DI OGGETTI COMINCIANTI / DALLE SINGOLE LETTERE ALFABETICHE / INVENZIONE / DI ANTONIO BASOLI / PROFESSORE DI ORNATO / NELLA PONTIFICIA ACCADEMIA / DI BELLE ARTI / IN BOLOGNA IL / MDCCCXXXIX

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Lettera A

L’Alfabeto Pittorico è stato per Basoli un’ esplorazione simbolica tra le architetture del pensiero e la forma delle lettere partendo dai segni dell’alfabeto romano. L’inventore ha coordinato una serie di transizioni dalla lettera al simbolo che hanno ispirato la possibilità di un’ulteriore traduzione verso un linguaggio altro, quello dei rilievi che diventano una nuova forma di lettura e che allarga la platea dei fruitori. Basoli fu un viaggiatore dell’immaginario e del fantastico, capace di scambi semantici e inventore di mondi inesistenti. Un progetto quello di Basoli che ha coinciso non a caso con un momento particolare: la perdita di un occhio avvenuta in seguito a un’aggressione nel 1837. Questa condizione di degenza forzata è il fulcro di una vera gestazione.
Nel 1838 Antonio Basoli accenna nei suoi appunti alla nascita dell’Alfabeto Pittorico, la cui realizzazione sino a quel momento, arriva alla lettera S (Vita Artistica, inv. n. F 4 28, c. 92). Si tratta di un primo insieme di tavole acquerellate che viene completato nel 1839, «con quasi 9 mesi di lavoro continuo», dal principio d’ Agosto 1838 alla metà dell’ Aprile del 1839 (Definizioni dell”Alfabeto litografico Pittorico, inv. n. F 4 31, p. 152). L’ Alfabeto Pittorico per la sua specificità si presterà anche a futuri adattamenti ed emblematico è l’uso delle tavole di Basoli come capilettera nella traduzione italiana di “La storia infinita” (Die unendlicheGeschichte) dello scrittore tedesco Michael Ende, scelta illuminata da parte di Longanesi editore che nel 1981 dona all’opera basoliana un seguito nella sua divulgazione verso un pubblico più vasto e a distanza di circa un secolo e mezzo dalla prima edizione tipografica a cura di Vincenzo Marchi. Nel 2023, nell’ambito delle attività ideate per FUINATO, l’Alfabeto Pittorico viene preso a modello per una traduzione in opera tattile destinata ad esser fruita anche da ipovedenti e ciechi, grazie al fondamentale contributo grafico di Riccardo Raviola e alla eccezionale consulenza scientifica della Prof.ssa Loretta Secchi che è anche curatrice del Museo Tattile presso l’Istituto Cavazza di Bologna.
Provenienza dell’opera:collezione personale
Bibliografia principale:
Alfabeto pittorico. Inventato dal professore Antonio Basoli e pubblicato con note storico-artistiche di G. C. Lossada. Introduzione di Eugenio Busmanti. Edizioni Marteau, Roma 1987
Antonio Basoli. Il giro intorno al mondo. Medusa edizioni aprile 2014 di E. Frattarolo

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