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Genesi di un progetto in divenire:

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l’ Alfabeto Pittorico preso a modello da un antiquario con la passione per il lettering che si confronta con la curatrice del Museo di Opere Tattili della propria città, insieme si sceglie la tecnica ideale per una traduzione a rilievo delle tavole di Basoli e a seguire interviene un calligrafowriter e tatuatore che sintetizza perfettamente le capacità grafiche necessarie a questa rielaborazione.

“…l’invenzione è la facoltà di unire in maniera nuova le idee ricevute.” scrive Antonio Basoli.

La nuova tavola sarà ridisegnata china su carta interamente a mano, senza mezzi digitali mirando alla sintesi delle forme, cercando un equilibrio tra l’opera originale e le particolari esigenze tecniche per la successiva stampa a rilievo con lla tecnologia PIAF.

L’idea è di togliere all’invenzione di Basoli solo lo stretto necessario per dare una percezione quanto più nitida della sua opera anche tramite il tatto, soppesando ogni linea, ogni simbolo, ogni forma estetica e ogni funzione simbolica all’interno della sua tavola.

Basoli ha poi scritto un testo per ogni tavola, che didascalicamente ne riassume l’immaginario e la raffigurazione e che sarà complementare alla parte grafica dando un orientamento allo spettatore.

Scrive Basoli

”… ho inventato un alfabeto in calembour di genere prospettiva ossia tante lettere la quale

lettera iniziale serve di costituzionale edificio o sia nella maggior ornamenti tutto ciò che

serve la prospettiva comincia con la lettera iniziale medesime persino le macchiette “

“… così che a simboleggiare la lettera A viene scelta una Aranciera di cui non soltanto la struttura architettonica sia determinata dalla prima lettera dell’alfabeto ma anche lo stile sia quello dell’architettura Araba. Che essa sia accudita d inservienti che si dedicano all’Agricoltura, che sullo sfondo si scorgano attrezzi tra i quali un Aratro e che in primo piano vi sia un ricco Arabo seguito dal suo cane Alano e che l’edificio sia decorato da un fastigio su cui posa una serie di Aquile.”

Progettazione e produzione

Fabio Venturoli per FUINATO c / o Antichità Barberia

Realizzazione grafica

Draw Riccardo Raviola

Coordinatrice e consulente scientifica

Prof.ssa Loretta Secchi direttrice del Museo Tattile c / o Istituto Cavazza di Bologna

Si ringraziano per il sostegno e per il prezioso materiale di studio

Prof.ssa Fabia Farneti, Prof.ssa Irene Graziani, Prof.ssa Francesca Lui, Susanna Venturoli

Roberto Martorelli e chi ha sostenuto con interesse questo progetto con idee e contributi.

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